MCP: Come l'Intelligenza Artificiale
comprende il mondo che la circonda

automazione aziendale con l'ai
Cosa è?

Model Context Protocol

Il futuro dell’intelligenza artificiale non dipende solo dalla potenza dei modelli di linguaggio, ma dalla loro capacità di comprendere il contesto in cui operano. Il Model Context Protocol (MCP) rappresenta una rivoluzione silenziosa ma fondamentale nel modo in cui l’AI interagisce con i dati aziendali e i sistemi esterni, trasformando assistenti isolati in collaboratori intelligenti e contestualizzati.

Che cos’è il Model Context Protocol

Il Model Context Protocol è uno standard aperto introdotto da Anthropic nel novembre 2024 che standardizza il modo in cui i sistemi di intelligenza artificiale si connettono e condividono dati con strumenti esterni, sistemi aziendali e fonti di dati. Se pensiamo all’AI tradizionale come a un brillante consulente che lavora in una stanza senza finestre, MCP è la porta che gli permette di accedere all’intero edificio aziendale.

A differenza delle tradizionali integrazioni API che richiedono codice personalizzato per ogni servizio, MCP fornisce un’interfaccia universale che consente ai modelli AI di scoprire, accedere e utilizzare strumenti esterni in modo dinamico. È come fornire all’AI un “linguaggio comune” per parlare con qualsiasi sistema aziendale, dalla gestione documenti ai database, dai CRM agli strumenti di sviluppo.

model context protocol

L’architettura di MCP: semplicità nella complessità

L’architettura MCP si basa su tre componenti fondamentali che lavorano in perfetta armonia:

  • MCP Host: L’applicazione AI centrale che gestisce più client e coordina le interazioni

  • MCP Client: Il mediatore che traduce le richieste degli utenti in un formato strutturato processabile dai server MCP

  • MCP Server: Il servizio esterno che fornisce capacità specializzate come strumenti, risorse o fonti di dati

Questa architettura client-server consente comunicazioni bidirezionali sicure e garantisce che ogni componente mantenga la propria responsabilità specifica senza sovrapposizioni.

I tre pilastri dell’ecosistema MCP

Tools: quando l’AI prende l’iniziativa

Tools rappresentano funzioni controllate dal modello che l’AI può invocare autonomamente quando necessario. Immaginate un assistente AI che, durante una conversazione sui progetti aziendali, decide automaticamente di:

  • Controllare lo stato di una spedizione in tempo reale

  • Aggiornare un record nel CRM

  • Generare un report finanziario

  • Inviare notifiche al team di progetto

Questa capacità di azione proattiva trasforma l’AI da semplice strumento di consulenza a vero e proprio agente operativo.

Resources: l’accesso intelligente ai dati

Le Resources fungono da fonti di dati controllate dall’applicazione, simili agli endpoint GET in una REST API ma ottimizzate per il consumo AI. Queste risorse forniscono dati senza effetti collaterali significativi e diventano parte integrante del contesto di richiesta.

Un esempio pratico: quando un utente chiede informazioni su un cliente specifico, l’AI può automaticamente accedere alle risorse appropriate per recuperare cronologia degli ordini, preferenze, interazioni precedenti e stato del supporto, tutto in tempo reale.

Prompts: l’ottimizzazione dell’interazione

Prompts sono template predefiniti controllati dall’utente che ottimizzano l’utilizzo di strumenti e risorse. Questi template rappresentano l’evoluzione del prompt engineering, fornendo pattern testati e ottimizzati per scenari specifici.

Model Context Protocol e TypeLens: la coppia che porta l’automazione documentale al livello successivo

Workflow Builder: automazione no-code, logica da pro

Il nuovo Workflow Builder di TypeLens permette di disegnare flussi trascinando blocchi intelligenti: ricezione-estrazione-validazione-inserimento in ERP, tutto senza scrivere codice.

Blocchi modulari

  • Agent AI: modelli specializzati che decidono quale passo eseguire e con quali parametri.

  • Router: smista il documento nel flusso giusto basandosi sul contenuto.

  • HITL (Human in the Loop): step di conferma manuale opzionale quando serve la supervisione.

Contesto = dati più puliti

Ogni blocco riceve il contesto completo (documento originale, cronologia cliente, inventario prodotti). Questo azzera ambiguità e migliora la precisione dell’estrazione fin dal primo giro, riducendo i falsi positivi e i controlli a campione.

Esempio rapido: ordine cliente via e-mail

  1. Ricezione: e-mail intercettata dalla casella di posta.

  2. Estrazione: Agent AI legge righe articolo, quantità, prezzi.

  3. Validazione (HITL opzionale): operatore conferma righe anomale.

  4. MCP Call: il blocco aggiorna l’ordine nell’ERP mantenendo stato e note.

Benefici che parlano da soli

  • Riduci il copia-incolla: l’AI estrae i campi al posto tuo.

  • Contesto sempre fresco: grazie a MCP le decisioni si basano su dati live, non su snapshot.

  • Scalabilità immediata: nuovi formati? L’AI riconoscerà nuovi formati non strutturati.

  • Governance integrata: log di ogni step, versioning dei flussi e rollback a prova di audit grazie alla debug mode.

workflow builder

Conclusioni

Il Model Context Protocol rappresenta molto più di un’innovazione tecnica: è il fondamento di una nuova era dell’intelligenza artificiale aziendale dove il contesto diventa il differenziatore competitivo cruciale. Come sottolineato nel post LinkedIn originale, proprio come un termostato che si regola automaticamente comprendendo le abitudini degli abitanti, un’AI efficace è quella che comprende il contesto prima ancora che l’utente finisca di formulare la richiesta.

Le aziende che adotteranno MCP oggi si posizioneranno come leader nell’era dell’impresa autonoma, dove l’intelligenza artificiale non si limiterà a processare informazioni ma diventerà un vero e proprio collaboratore strategico capace di comprendere, adattarsi e agire nel complesso ecosistema aziendale moderno.

La trasformazione è già iniziata, e MCP ne è il catalizzatore. La domanda non è se questa tecnologia cambierà il panorama aziendale, ma quanto velocemente le organizzazioni sapranno sfruttarne il potenziale per costruire il loro vantaggio competitivo del futuro.

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